Le opere

IL "TUBISMO"

Il "tubismo" nasce dall'attività lavorativa di Elio Altieri in ambito industriale. La professione svolta come consulente ed esperto nella risoluzione dei problemi e delle tecniche legate alla lavorazione del metallo ed in particolar modo alle strutture saldate, miscelata alla passione per l'arte e la pittura, ha prodotto questo connubio.

Grande divertimento Elio Altieri lo ottiene con la trasposizione al tubo delle opere famose dei nostri maestri: Caravaggio, Leonardo, Giotto, Tiziano, Klimt.
Il tubo, elemento fondamentale di tutti i lavori di Elio Altieri, è minimalizzante ma valorizzante per la sua semplicità, funzionalità e profonda essenza.La tecnica adoperata nelle trasposizioni è rigorosamente e volutamente classica, proprio per riprodurre in veste tubistica ma "defaticata" le opere a noi più care e famose.

Elio Altieri, comunque, non lascia inesplorato il campo delle estroflessioni, della pittura a tecnica mista con polveri di ruggine e pasta acrilica.

 

 

LE COPIE

Queste realizzazioni, sono per Elio Altieri il piacevole e doveroso percorso per mantenere un buon livello nell'uso del colore, dei materiali, e delle attrezzature nelle classiche tecniche ad olio ed acrilico.

OSSIFE/OSSITE

Sono le sperimentazioni più affascinanti che Elio Altieri mette in gioco.Vedendo i risultati delle ossidazioni su ferro, su tela e su legno ci si trova davanti ad un mondo di effetti, venature, incrostazioni, corrosioni, striature.
Le virazioni dei colori con il tempo e le esposizioni controllate all'ossigeno, possono dare risultati artisticamente completi e straordinari.

OSSIFE
OSSITE

I FIORI DI ELIO

“ .....aver fabbricato tante cose in metallo mi ha permesso di pensare e inventare l’inusuale.... ma un fiore... un prodotto della natura… è una sfida difficile...
e ci ho provato, sperando di confermare come si può, con le mani il cuore e la testa, usare il freddo metallo per riscaldare gli occhi e la fantasia…
ho cercato di non farli assomigliare necessariamente al fiore classico ma tentare di dare quella leggerezza e quelle curve/forme che solo la natura può creare.
Sono partito dai fogli di lamiera rigorosamente di ferro usando macchine industriali per tagliare e calandrare (arrotolare) i fogli di metallo precedentemente tagliati a triangoli di varie misure... ho tagliato a fette tubi di vari
diametri... senza i tubi la vita va male!
Poi ho dato spessore e maggior tridimensionalità chiudendo i lati di questi "petali" usando le saldatrici e le mole... proprio come fanno i fabbri per costruire cancelli e porte, alcuni hanno un po’ di colore.. ma poco altrimenti è facile... volutamente non sono verniciati rossi gialli e verdi alcuni hanno il punto centrale, una sorta di corolla, spolverato di micro granuli di argento e con dei veri ingranaggi infilati nel centro alcuni li ha lavorati anche il tempo e sono arrugginiti altri ancora con i segni della mola li ho fermati con delle vernici trasparenti… per non far modificare dall’operaio più inclemente (sempre il tempo) la loro superficie sono diventati fiori/rosoni e fiori con gambo da appendere ..oppure con gambo a piantana per svettare alla ricerca di un sole diverso.

Ho impiegato otto mesi a tirare fuori questi fiorellini, forse facevo prima a piantare dei semi
...però sicuramente questi non appassiscono!

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SCULTURE

Anche nelle sculture ritroviamo i due elementi conduttori fondamentali, il ferro e il tubo. Risulta evidente il desiderio di dimostrare quanto le forme di un materiale in apparenza freddo e inanimato quale il metallo, possano divenire sinuose e calde. I risultati ottenuti dall'impiego di manufatti e materiali provenienti dalla meccanica e dalla cantieristica suscitano interesse e stupore.